Progetto di sistema regionale “Outdoor Education: La scuola in natura”
Dalla fine di gennaio, per tutto il mese di febbraio e oltre si svolgeranno in diversi territori della regione, con un calendario comune, incontri pubblici per la cittadinanza con lo scopo di presentare e divulgare il progetto di sistema e riflettere sul rapporto che lega il bambino alla natura. Educatori dei Ceas (Centri di educazione alla sostenibilità), pediatri di comunità, pedagogisti, psicologi e insegnanti discuteranno con genitori e cittadini sull’importanza, in una società in cui la natura è diventata sempre meno spontaneamente accessibile per i bambini, di pensare a esperienze in grado di ricreare questo rapporto. Educare all’aria aperta, soprattutto nella prima infanzia, appare sempre più fondamentale: diverse patologie infatti cominciano ad essere collegate dagli stessi medici alla scarsità di esperienze in natura, identificate appunto come “deficit di natura”.
Il Progetto di sistema Outdoor education: la scuola in natura, finanziato da Arpae – CTR Educazione alla sostenibilità con il Bando Infeas 2018, coinvolge 20 Ceas e ha come capofila il Ceas della Fondazione Villa Ghigi che da anni porta avanti progettualità, ricerca e formazione su questo tema con il supporto di Michela Schenetti, ricercatrice del Dipartimento di Scienze dell’Educazione e direttrice del Corso di Alta Formazione Educazione e Natura dell’Università di Bologna. Gli obbiettivi sono appunto: informare, suscitare interesse, suggerire riflessioni, offrire soluzioni concrete, favorire un forte cambiamento di mentalità per un nuovo rapporto con la natura.
In questi mesi gli operatori dei Ceas hanno portato avanti un grosso lavoro di condivisione e confronto tra addetti ai lavori attraverso un momento residenziale a Pennabilli (vedi immagini qui sotto), un convegno a Cesena, un seminario in Bassa Romagna e una mostra al Mambo di Bologna (vedi immagini qui sotto). Dopo gli incontri con le comunità locali saranno attivati percorsi formativi di ricerca-azione con insegnanti e personale che quotidianamente si rapporta con bambini e bambine nelle scuole dell’infanzia e nei nidi. Questi percorsi avranno come apice la sperimentazione di un nuovo approccio educativo di immersione nella natura che coinvolgerà diverse sezioni campione in buona parte del territorio regionale chiamate a trascorrere cinque giorni consecutivi nella natura.
Soggiorno residenziale formativo per educatori CEAS a Pennabilli
Mostra al Mambo di Bologna