La proposta didattica del CEAS per le Scuole PRIMARIE

Per l’ottavo anno consecutivo, in questo nuovo anno scolastico 2023-24, abbiamo il piacere di proporre alla Scuole della nostra Unione la Proposta Didattica del CEAS. Una progettualità a disposizione delle classi del nostro territorio da sviluppare, a seconda dei percorsi prescelti, con approcci specifici ma con un comune modo di indagare il mondo che ci circonda. Uno sviluppo dei percorsi sempre più vicini agli obbiettivi dell’Agenda 2030 e alle buone pratiche di sostenibilità per la salvaguardia degli ecosistemi e del territorio in cui viviamo. Gli ultimi anni hanno fortemente cambiato il nostro modo di vivere ma, proprio per questo, il cambio di sguardi e di gesti possono davvero fare la differenza per un futuro sempre più green, attento ai cambiamenti climatici e alle emissioni, premuroso di preservare la Natura e la sua biodiversità.

Proprio in quest’ottica sostenibile e biodiversa si inserisce la Proposta Didattica del CEAS Terre Reggiane – Tresinaro Secchia. Una proposta sempre ricca e variegata che si pone l’obbiettivo di condurre le classi in percorsi di studio diversi, per analizzare territorio e ambiente, riduzione e riciclo, per creare e rendere consapevoli, non solo indagando gli aspetti naturali e paesaggistici ma anche ripercorrendo l’evoluzione del territorio, le buone pratiche e lo sviluppo sostenibile.

La seguente proposta didattica è stata pensata per essere rivolta alle classi 3° e 4°. Anche per questo anno scolastico, avranno accesso ai percorsi il 50% delle classi di ogni plesso scolastico tra le aventi diritto (cioè tra le 3° e le 4°) che potranno quindi usufruire dei progetti in maniera gratuita. Le proposte sono orientative e lasciano spazio a variazioni e integrazioni che potranno essere richieste via via dagli insegnanti e concordate durante l’incontro di programmazione.

Il grande dinamismo del progetto ed il suo risultato finale dipendono sicuramente dalla proficua collaborazione con docenti e alunni ma anche dal continuo confronto tra docenti ed esperti del CEAS che, interagendo durante il percorso stesso, integreranno in maniera ogni volta originale, personale e peculiare il lavoro formativo intrapreso.

Lo stile di lavoro

Lavorare in classe, lavorare sul campo, favorire un rapporto diretto con il territorio e incoraggiare un approccio spontaneo e naturale basato sull’osservazione e sull’utilizzo dei sensi, sono questi gli elementi di base per costruire un’esperienza significativa e indimenticabile. L’intento è quello di stupire, di meravigliare, di innescare il gioco delle ipotesi e di incoraggiare l’atteggiamento scientifico per comprendere ciò che si ha attorno, sperimentando il metodo scientifico di analisi e ricerca. Il risultato fondamentale è scoprire e apprezzare i piccoli organismi (flora e fauna), gli avvenimenti di causa-effetto sfuggiti alla nostra attenzione, nella convinzione che “tutto si lega con tutto”, indagare nuovi metodi per avvicinarsi alle buone pratiche per poterle comprenderle e farle proprie.  Questa modalità di lavoro permette, partendo dall’esperienza, di formulare ipotesi, cercare risposte parziali e verificarle, ma soprattutto di stimolare una costante riflessione sul processo educativo messo in atto. Insieme all’acquisizione di determinate competenze l’alunno apprende anche un metodo che rappresenterà un valido strumento nel suo viaggio nel mondo, anche al di fuori della realtà scolastica.

Metodologia

I percorsi didattici vengono costruiti insieme agli insegnanti durante l’incontro di programmazione, adattandoli alle esigenze della classe.  Può essere elaborato un programma di lavoro che orienta gli insegnanti nella scelta delle attività più indicate alla classe e ne precisa l’approccio metodologico in funzione dell’età degli alunni. I percorsi possono essere mono, multi o pluridisciplinari, esaurirsi in un anno scolastico o continuare nel tempo in uno sviluppo curriculare che tiene conto della continuità didattica con alunni e insegnanti garantendo, per quanto possibile, lo stesso educatore sulla classe.
Nella realizzazione dei percorsi massima importanza è assegnata al lavoro sul campo e al contatto diretto con il territorio e l’ambiente circostante. Viene stimolato un approccio il più possibile spontaneo basato sull’utilizzo dei sensi, incoraggiato il saper fare, valorizzato il metodo scientifico di analisi e ricerca. Si lavora spesso per piccoli gruppi. Le uscite sul territorio vengono realizzate in tutte le stagioni dell’anno, anche in quella invernale, gli incontri teorici e/o laboratoriali hanno lo scopo di approfondire gli argomenti legati alle uscite sul campo o alla tematica sviluppata.
La metodologia adottata è quella della ricerca-azione, basata sulla formulazione e soluzione di problemi, scandita da un avvicendarsi di pratica, teoria, pratica. Molta attenzione viene prestata alla complessità, all’approccio sistemico allo studio dei problemi, coinvolgendo diversi soggetti nell’interazione con l’ambiente osservato, puntando sull’assunzione di responsabilità personali nella gestione dei conflitti e dei cambiamenti.

Il laboratorio didattico

Sicuramente molto importante nello studio di fauna, flora, geologia e ambiente è l’utilizzo di strumentazione adeguata. Lenti, terrari, lombricai, vasca sabbia, pennario e altri strumenti specifici per la didattica sono i materiali base utilizzabili per lavorare e sperimentare con gli alunni. Inoltre, materiale cartografico e interessanti reperti naturali ritrovati durante le diverse attività.

Il laboratorio offre la possibilità alle classi di organizzare, approfondire, sviluppare, puntualizzare, verificare e concludere percorsi di ricerca che in genere prevedono di affiancare al lavoro sul campo le esperienze di laboratorio, ma può diventare anche un’occasione di scienzaspecificaper quei ragazzi e insegnati che vogliono intraprendere un viaggio esclusivamente laboratoriale alla scoperta dei tanti affascinanti dettagli della natura.

In tutte le sue sfaccettature si tratta comunque di momenti estremamente importanti per la progressiva costruzione di un sapere capace di coinvolgere profondamente nell’avventura della conoscenza i diversi protagonisti della ricerca: bambini e ragazzi, innanzitutto, ma anche insegnanti ed esperti.

Le numerose attività possibili permettono di affrontare a più livelli e con diverse metodologie i differenti ambiti di ricerca, dallo studio dei suoli alla geologia, dalla botanica alla zoologia, dalla fisica alla chimica, dalle buone pratiche ai metodi di sviluppo sostenibile.


Nella seguente proposta didattica i percorsi sono modulati su un numero di 3 incontri, che comprendono sempre un incontro di programmazione condivisa con le insegnanti e, a seconda dei percorsi, incontri in classe, uscite sul campo e/o incontri di laboratorio.

I percorsi prevedono per ogni classe 1 incontro di programmazione condivisa fra insegnanti ed esperto del CEAScon l’obiettivo di definire contenuti, tempi e modalità del percorso, e 2 incontri frontali con gli alunni.

L’operatore del CEAS rimane un punto di riferimento durante tutto lo svolgimento del percorso restando a disposizione per eventuali approfondimenti, verifiche, segnalazioni.

La proposta didattica è stata quindi ripensata su con questi criteri oltre che tenendo conto di diversi fattori fra cui, in particolare, la complessità dell’argomento scelto in relazione all’età degli alunni coinvolti e al loro programma scolastico.

(Premi sul percorso per scoprirne lo svolgimento)


Per Info:
Debora Lervini
Referente alla didattica CEAS Terre Reggiane – Tresinaro Secchia
Tel. 349-3739354
E-mail: d.lervini@tresinarosecchia.it