Annata Meteorologica

Annata Meteorologica

23 Dicembre 2023 0 Di Matteo Benevelli

Ci stiamo avviando verso la fine di un 2023 che è stato meteorologicamente molto instabile e che nel nostro territorio non si è risparmiato in termini di eventi estremi. Solo nell’Unione Tresinaro-Secchia abbiamo avuto molteplici eventi di dissesto idro-geologico.

Ad un inverno sottotono è seguita una primavera molto instabile che è culminata ad inizio Maggio in eventi importanti che hanno investito il fianco est della nostra Unione nel Comune di Baiso. Purtroppo facciamo riferimento allo stesso evento che ha devastato la Romagna con alluvioni incontenibili. Così come incontenibili sono stati gli eventi micro-alluvionali avvenuti sempre nel Comune di Baiso ad inizio giugno, quando due nubifragi hanno colpito la stessa zona in meno di 24 ore di distanza tra loro. Cosa mai accaduta in precedenza e che in poche decine di minuti ha visto cadere un flusso di pioggia così abbondante che le acque meteoriche non hanno fatto in tempo a confluire nei corsi d’acqua, scendendo direttamente dai fianchi della collina verso il Secchia travolgendo tutto ciò che trovavano sul loro percorso.

Questi 3 eventi hanno portato ad una saturazione ed appesantimento del suolo che hanno riattivato il gigantesco movimento franoso di Cà Lita nei pressi di Levizzano a Baiso. Una delle frane più grandi d’Europa che da anni minaccia la sottostante strada provinciale ed alcune abitazioni. Anche il fiume Secchia rischierebbe di rimanere ostruito da questo movimento di materiale argilloso.

Meno di 10 giorni dopo è stata la volta del Comune di Casalgrande che ha visto un violento nubifragio colpire la zona di Dinazzano e Sant’Antonino con esondazione del rio Riazzolo e del Canale di Secchia.

Tutta l’estate, poi, ha visto un alternanza di fasi fresche e fasi di caldo estremo, con una scontata predominanza delle seconde rispetto alle prime. Ondate di calore molto lunghe che hanno messo a dura prova il fisico di persone fragili che soffrono di patologie cardio-respiratorie.

Eventi di tale portata non sono qualcosa di inedito, ma la frequenza con cui questi si stanno presentando è molto più alta rispetto al passato. Quest’anno, poi, a livello globale abbiamo un riscaldamento anomalo degli Oceani che hanno raggiunto valori record mai toccati in precedenza. E tutto questo è da leggere come un aumento di energia che inevitabilmente finisce per ingigantire gli eventi meteorologici. Il bacino del Mediterraneo è uno dei “punti caldi” che vedrà maggiormente gli effetti della crisi climatica in atto.

Accogliamo quindi con piacere i progetti di prevenzione che vedono interventi sul torrente Tresinaro e misure di contenimento dei movimenti franosi che costellano le nostre Colline. Colline fatte di argilla che inevitabilmente a contatto con le piogge si appesantiscono ed assumono un comportamento plastico. La prevenzione e la presa di coscienza della fragilità del nostro territorio sono punti chiave per evitare situazioni critiche.

Articolo scritto in collaborazione con Meteo Reggio